Mia Martini è stata trovata senza vita, riversa sul suo letto con le cuffie ancora sulle orecchie, una mattina del maggio 1995.
Stava lavorando ad una sua canzone.
La vita di Mia Martini è un esempio di come l’ignoranza e l’invidia possano distruggere non solo la carriera di una persona, ma la persona stessa.
Moltissime cose si sono dette sulla sua morte. Poche vere o plausibili ma tutte clamorose. Pur senza ignorarle, l’intento dell’autore non è la ricerca di una qualche verità o la una soluzione di un giallo.
Tratto dal romanzo di Aldo Nove “Mi chiamo…” (Skira, 2013), questo monologo celebra la vita di un’artista che ha provato a ribellarsi, è il racconto di quella storia, dei suoi sogni infantili, della sua famiglia lacerata.
————- INGRESSO 20 EURO COMPRENSIVO DI APERITIVO info e prenotazioni: proscenio@apres-coup.it | 02.38243105
“Mario è un personaggio che mi accompagna da molti anni, Mario è un nome comune per un uomo comune, Mario è un ex postino senza età, che vive il momento finale della vita o forse dà fine ad una “vita” per ricominciarne un’altra nuova. E’ uno spettacolo muto e in bianco e nero. Il titolo richiama una canzone di Mario Abbate, utilizzata nello spettacolo insieme alla canzone Mario di Enzo Jannacci (di cui amo la poesia) e una radio che trasmette previsioni del tempo. In fondo non lo definirei spettacolo, è come un block notes… Sono annotazioni di problemi brucianti, di idee, scoperte, invenzioni, progetti, concezioni, partiture, materiali, attività parallele… lettere, giornali, calendari, indirizzi date, mappe di viaggio, incontri,… …niente. La storia è “una” storia, “mille” storie, la “mia” storia. Il luogo è una stanza o un angolo di una strada, un armadietto,…l’anticamera della morte.
Sei pronto? Mai! Lì con i mille oggetti… Non servono a nulla? …neanche io! Sono oggetti… e anche io…
Poi c’è l’uomo… un corpo umano… un fragile e poetico imballaggio dello scheletro della morte e della speranza di durare fino al giudizio universale… ….non pronuncia una parola muto e vuoto come una tomba, rende pubblico ciò che nella vita dell’individuo c’è di più segreto che contiene in sé un valore supremo che al mondo può apparire ridicolo, piccolo, una miseria. L’arte trae quella miseria alla luce del giorno. …che cresca e governi… (T.K.) E’ stato fatto in piccoli teatri tra Toscana, Emilia e Campania, all’università occupata di Bologna, in un garage a Sesto, in una osteria di Roma, in una cascina a Stradella, in un cortile a Framura, in un laboratorio a La Spezia, in tre locali a Milano, per strada…
La mia gratitudine e riconoscenza ai miei ex colleghi postini che resistono a 40 anni di marciapiede”
————————- INGRESSO 20 EURO COMPRENSIVO DI APERITIVO Info e prenotazioni: proscenio@apres-coup.it | 02.38243105 (Sono disponibili posti limitati per gli studenti a prezzo ridotto)
Via Privata della Braida, 5
– Porta Romana – Milano
Après-coup Milano
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