ARTEMISIA
LE TINTE FORTI DELLA PASSIONE
di Aquilino
con Marta Comerio
“Artemisia. Come darle voce? I quadri sono una scoperta.
È già lì la sua voce, negli incarnati e nelle sete, nel sangue e nella spada. Fisso ogni quadro e svuoto la mente
per fare posto al fantasma.
Racconta, Artemisia, parlaci di te, della tua arte. E la sua voce fluisce dalle forme e dai
colori, si fa narrazione di amore tradito, di arte e sentimento di donna, di forza d’animo e passione, di dedizione profonda alla pittura.
Artemisia è viva, ed è qui con noi”.
– Aquilino –
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Artemisia Lomi Gentileschi, pittrice di scuola caravaggesca vive nella prima metà del 17° secolo.
Figlia di Orazio Gentileschi ne segue le orme diventando artista di fama europea.
Il processo per stupro da essa intentato a soli diciassette anni contro un amico del padre l’ha resa nei secoli simbolo del femminismo internazionale e figura di donna impegnata a perseguire la propria indipendenza e la propria affermazione.
Tanti capolavori accompagnano le sue peregrinazioni da Firenze a Genova, e da Venezia a Napoli, per approdare infine a Londra. Capace di tenere testa agli ingegni del tempo, amica stimata di Galileo e Michelangelo il giovane, Artemisia è la prima donna a fare parte di Accademie prestigiose e a diventare perfino pittrice di corte, chiamata da Carlo I d’Inghilterra.
Muore a Napoli nel 1653.