Stava lavorando ad una sua canzone.
La vita di Mia Martini è un esempio di come l’ignoranza e l’invidia possano distruggere non solo la carriera di una persona, ma la persona stessa.
Moltissime cose si sono dette sulla sua morte. Poche vere o plausibili ma tutte clamorose. Pur senza ignorarle, l’intento dell’autore non è la ricerca di una qualche verità o la una soluzione di un giallo.
Tratto dal romanzo di Aldo Nove “Mi chiamo…” (Skira, 2013), questo monologo celebra la vita di un’artista che ha provato a ribellarsi, è il racconto di quella storia, dei suoi sogni infantili, della sua famiglia lacerata.
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INGRESSO 20 EURO COMPRENSIVO DI APERITIVO
info e prenotazioni: proscenio@apres-coup.it | 02.38243105